Intervista a Sara Pietrobon, referente della sede di Busto Arsizio di CTA

CTA è approdato a Busto Arsizio nel 2015, in seguito all’aggiudicazione della gara per l’affidamento del Servizio Specialistico Minori. Da gennaio 2018 la referente della sede di Busto è la dott.ssa Sara Pietrobon, psicologa e psicoterapeuta di CTA. In questa intervista ci racconta i servizi che la sede offre, le collaborazioni con il territorio, i progetti in corso e… quelli futuri.

Dott.ssa Sara Pietrobon, ci racconta di cosa si occupa il CTA di Busto?

Negli anni il nostro centro si è sempre occupato della presa in carico di situazioni di grave disagio, maltrattamento e abuso. Lavoriamo in stretto contatto con il servizio sociale del comune di Busto per favorire il benessere di bambini e ragazzi che hanno vissuto esperienze sfavorevoli e traumatiche e per attuare progetti d’intervento il più possibile efficaci e d’aiuto ai minori e alle famiglie.

Offriamo anche servizi di psicoterapia e sostegno psicologico a tutti coloro ne fanno richiesta, in particolare ai minori e alle famiglie che si trovano ad affrontare situazioni di malessere emotivo e relazionale, conflittualità genitori-figli, disturbi dell’alimentazione, difficoltà legate ad ansia, crisi adolescenziali e crisi adottive. Nel nostro lavoro clinico applichiamo il modello che CTA ha sviluppato nel tempo, integrando attenzione alle relazioni familiari secondo un’ottica sistemica, valorizzando il funzionamento individuale, attraverso strumenti e contributi provenienti dalla teoria dell’Attaccamento.

Consideriamo i sintomi e i comportamenti problematici dei bambini, come espressione di un malessere emotivo, che può trovare spiegazione all’interno di una cornice di significato più ampia, che possa renderli più comprensibili e affrontabili. Parte essenziale del lavoro è costituita dalla creazione di una forte alleanza con le famiglie e con la rete dei servizi coinvolti. Obiettivo principale del lavoro è quello di far emergere consapevolezza di ciò che potrebbe aver contribuito alla manifestazione del problema, per giungere successivamente alla fase di riparazione di errori, incomprensioni, conflitti e giungere quindi a cambiamenti concreti.

In cosa consiste l’intervento con bambini e ragazzi vittime di maltrattamenti e abusi?

Nel caso di grave maltrattamento, trascuratezza e abuso, applichiamo lo stesso modello d’intervento di cui ho parlato poco fa, garantendo in primis la sicurezza dei minori coinvolti. Ciò significa che si procede con gradualità e consapevolezza nell’attuazione di formati familiari. In una prima fase è infatti necessario ricostituire nei bambini sicurezza e fiducia verso gli adulti e il mondo esterno. Per questo i colloqui con i minori che hanno vissuto traumi e/o esperienze spaventanti e svantaggiate, vengono condotti, in una prima fase, utilizzando formati individuali e/o congiunte con eventuali figure adulte di riferimento protettive e rassicuranti (genitore protettivo, educatore o altro adulto significativo). Ciò permette gradualmente la creazione di una relazione di fiducia con il terapeuta, che si pone come base sicura. Successivamente è possibile approfondire la conoscenza dei modelli mentali del minore, le rappresentazioni familiari, gli stati emotivi connessi agli eventi del passato e iniziare il processo elaborativo.

Parallelamente si lavora con le famiglie, con i genitori maltrattanti o abusanti, con il genitore che, per varie ragioni, non è riuscito a proteggere i minori, al fine di favorire la comparsa di consapevolezza rispetto ai comportamenti inadeguati del passato, del danno subito dai figli e quindi della necessità di riparare le ferite emotive dei bambini causate da violenza (anche assistita), conflitti e maltrattamento. Solo successivamente è possibile giungere a colloqui congiunti genitori-figli, durante i quali ci si pone l’obiettivo primario di riparazione del danno e, di conseguenza, di recupero di relazioni familiari più funzionali, sintonizzate sui bisogni emotivi di bambini e ragazzi. 

Com’è il rapporto con il territorio?

Siamo convinti che solo mettendo insieme le forze, i paradigmi e le modalità di lavoro, si possano davvero realizzare interventi multidisciplinari e multidimensionali, in grado di rispondere alle esigenze di aiuto e ai bisogni emotivi, educativi e sociali dei bambini e delle loro famiglie. In questo quinquennio abbiamo creato reti con le altre cooperative presenti sul territorio, con le scuole e le altre agenzie educative che conoscono i minori e le famiglie di Busto e comuni limitrofi. Lo consideriamo una parte integrante del nostro lavoro. La collaborazione con il Servizio Sociale è attiva e quotidiana, abbiamo sempre trovato disponibilità all’incontro, al confronto e alla collaborazione.

Questo dialogo ha portato nel 2017 ad una co-progettazione interessante, nata dalla volontà dell’Assessorato ai Servizi Sociali, su un tema che sta a cuore a tanti: la prevenzione del disagio adolescenziale. Insieme a Elaborando (nel ruolo di ente capofila), Davide Onlus, Alisei, Naturart e al Consultorio per la famiglia di Busto Arsizio abbiamo dato vita ad un progetto sperimentale, complesso, che forse è anche un po’ una sfida. Si tratta di “Rifr@zioni: passaggi, velocità e cambiamenti nell’adolescenza”. Il progetto ha una valenza estremamente importante per il territorio, perché, si pone gli obiettivi principali di conoscere il disagio relazionale preadolescenziale e adolescenziale presente e di attuare nel contesto scolastico ed extrascolastico azioni di prevenzione, primo contrasto e contenimento alla problematica specifica, a favore dei minori, delle loro famiglie e degli operatori.

Ad esempio vengono proposti laboratori con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado sui temi che ruotano attorno al tema del disagio e incontri formativi per insegnanti secondo un approccio multidisciplinare (psico-pedagogico). Grande rilevanza ha avuto, lo scorso anno, lo sportello itinerante care-givers. Ci hanno chiamato genitori, educatori, insegnanti e insieme abbiamo cercato di affrontare e comprendere quali bisogno esprimono i ragazzi oggi, perché spesso manifestano comportamenti aggressivi, sfidanti, provocatori e cosa si nasconde dietro quegli sguardi e quelle parole taglienti e forse un po’ strategiche.

Quali sono i servizi che CTA mette oggi a disposizione dei cittadini di Busto Arsizio? E quali sono le prospettive future?

Oggi nella nostra sede lavorano diversi professionisti, tra psicologi, psicoterapeuti, mediatori familiari, assistenti sociali, operatori di spazio Neutro impegnati nei seguenti servizi:

  • Servizio Specialistico Minori (cura, prevenzione e trattamento del maltrattamento, abuso e trascuratezza);
  • Psicoterapia e sostegno psicologico;
  • Servizio MDFT (per la cura e il trattamento delle gravi crisi adolescenziali, comportamenti a rischio quali abuso e uso problematico di sostanze, adolescenti che agiscono comportamenti illegali o al limite della legalità);
  • Mediazione Familiare;
  • Servizio Affidi;
  • Spazio Neutro.

I progetti, o forse i desideri, per il futuro sono tanti!

Innanzitutto speriamo di poter continuare la nostra attività in collaborazione con i nostri partner, che ringrazio per il costante confronto e la disponibilità che ci mostrano. Ci piacerebbe molto in particolare poter dare continuità al progetto Rifrazioni e sviluppare tutte le sue aree di intervento: educativa, psicologica e pedagogica.

Ci auguriamo di poter far crescere il nostro servizio MDFT (Multidimensional Family Therapy – Terapia multidimensionale della famiglia), per la presa in carico dei ragazzi e delle loro famiglie, che si trovano a fronteggiare situazioni legate all’uso e/o abuso di sostanze e/o alcool e che possono incorrere in comportamenti al limite della legalità o illegali.

Siamo sempre aperti e disponibili al confronto e a conoscere nuove realtà associative e cooperative che come noi hanno a cuore il benessere di bambini, ragazzi e famiglie e desiderano fare qualcosa di concreto per raggiungere cambiamenti possibili.

Per chiunque voglia contattarci, siamo a Busto Arsizio in via Espinasse 18
I nostri numeri sono:
Tel: 0331/679182
Cell: 344/3858169

Le mail:

sara.pietrobon@centrocta.it;

serviziominori.busto@centrocta.it